Evita gli errori che si commettono nella valutazione dei rischi e nella stesura del DVR
Sovente si tralasciano aspetti importanti nell’individuazione delle misure di prevenzione e protezione.
Posso descriverti innumerevoli esempi di errori commessi da chi effettua la valutazione, ma, a mio avviso, tra quelli più comuni vi sono:
- Non documentare la valutazione dei rischi effettuata, vedi mio il post sull’autocertificazione.
- Tralasciare la revisione del documento di valutazione dei rischi, ovvero considerare la valutazione dei rischi come un obbligo una tantum e non aggiornarla periodicamente (tipico di quelle aziende che considerano la sicurezza come un ulteriore momento di produzione di “carta” e che intendono solo “mettere a posto le carte”);
- Affidare la valutazione e la conseguente stesura del documento a persone incompetenti;
- Omettere di consultare e coinvolgere i lavoratori nelle decisioni sulle misure di prevenzione;
- Trascurare l’eventuale presenza di lavoratori di altre aziende o di altre persone (visitatori, ecc…) sul luogo di lavoro.
Nel controllare i piani di miglioramento di alcune aziende, mi è capitato molto spesso, di osservare che gli stessi erano carenti:
- nella descrizione delle misure da adottare;
- nell’indicare le persone responsabili di attuare le misure.
Ebbene forse non sai che quest’ultima attività va fatta espressamente da te datore di lavoro che hai l’autorità e la responsabilità di delegare le persone all’attuazione delle misure, e non dal consulente al quale spesso si ricorre, ritenendo, in questo modo, di sgravarsi di responsabilità.
Tutti questi errori vengono fuori in maniera plateale, quando, sfortunatamente capita un incidente sul lavoro…
Un consiglio molto scontato ma efficace è che prevenire è meglio che curare…soprattutto quando si ha a che fare con la salute delle persone.
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